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Sabato 4 novembre 2006 alle 16 in
Cattedrale, a Cesena. Carissimi, ho la gioia di annunciarvi la prossima apertura del Processo diocesano per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Padre Guglielmo Gattiani o.f.m. Cappuccini, nato a Badi (Bologna) l'11 novembre 1914 - morto a Faenza il 15 dicembre 1999. .... Tutti invito alla solenne apertura della Causa in Cattedrale sabato 4 novembre 2006 alle ore 16,30. Antonio Lanfranchi, Vescovo.
Sabato 10 dicembre
2011 alle 17 nella Chiesa di Sant'Agostino - Cesena, Piazza Aguselli. |
Articolo e le foto di Ivano Puccetti su Messaggero Cappuccino di febbraio 2012 |
Intervento di
P. Giorgio Busni
il 10 dicembre 2011 in S. Agostino (Cesena) ......
vorrei
provare a mettere in rilievo alcuni tratti della spiritualità di Padre
Guglielmo, |
1)
Già negli anni della formazione, pur avendo un temperamento
combattivo e impulsivo, rivela una grande bontà di cuore e un grande impegno
di appartenenza piena al Signore. |
Per questo già nel 1952, insieme al Canonico Carlo Baronio del quale era amico, va a S. Giovanni Rotondo per incontrare Padre Pio da Petralcina, e vi ritornerà nel 1963 e nel 1980 per confrontare il suo desiderio e proposito di una vita sempre più conforme all'ideale di S. Francesco: l'umiltà, la povertà radicale, per l'amore universale. |
2)
Maestro dei novizi. |
3)
Andare per il mondo ("ire
per mundo":
aveva scritto S. Francesco nella Regola). |
4) Padre Guglielmo ha vissuto con tutto il cuore il cammino della Chiesa. Era solito leggere i discorsi del Papa sull'Osservatore Romano ed ha seguito con adesione piena il Concilio Vaticano II. Il decreto conciliare Perfectae Caritatis con il suo invito al rinnovamento della vita religiosa, lo confermò nel "sogno" da sempre coltivato di una "vita cappuccina francescana evangelica come alle origini": una piccola fraternità dedita alla contemplazione che vivesse in assoluta povertà e aperta alla missione. |
"Se San Francesco nascesse oggi, cosa farebbe?"
fu la sua domanda a P. Pio. La risposta fu: "Rifarebbe quello che ha
fatto". Per questo P. Guglielmo chiedeva ai superiori la "grazia di rivivere alla lettera il padre S. Francesco in tutto, ma specialmente riguardo a danaro, povertà, lavoro, carità... per la carità universale e perenne verso tutti i miei fratelli". Di qui la ricerca costante di un "luoghetto", come lui lo chiamava, a Cesena e poi a Lagrimone, dove vivere questo con due o tre confratelli, e la condivisione del progetto simile di Suor Chiara Scalfi, fondatrice del Convento di Lagrimone dove tutto doveva essere poverissimo. |
"La povertà integrale per la carità vicendevole e universale":
così diceva Padre Guglielmo. Contrariamente ai suoi "Sogni", l'obbedienza portò nell'ottobre 1980 Padre Guglielmo nel Convento cappuccino di Faenza, ai piedi del Crocifisso. Dirà: "Il Signore... esprime la sua immensa tenerezza per me nel volermi ai suoi piedi, sempre ai piedi della sua Croce". Passava l'intera giornata, dalle cinque del mattino, ad accogliere i fedeli, li ascoltava e incoraggiava, anche per telefono alla sera. Poi la sua giornata si concludeva in Chiesa, fino a tardi, prostrato davanti al Tabernacolo. |
Ai piedi del Crocifisso P. Guglielmo, fattosi tutto per la gente, si
consacra, con l'aiuto della Vergine Maria, per la salvezza di tutti: |
5)
Ancora il cuore di Padre Guglielmo è proteso alla missione, per
l'annuncio del Vangelo. |
Ti
ringraziamo, Dio Padre Onnipotente |
Con evangelica
e francescana disponibilità |
Lo Spirito
Santo che lo guidava |
Padre Giorgio Busni |