Sabato 4 novembre 2006 alle 16 in Cattedrale, a Cesena.
Carissimi, ho la gioia di annunciarvi la prossima apertura del Processo diocesano per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Padre Guglielmo Gattiani o.f.m. Cappuccini, nato a Badi (Bologna) l'11 novembre 1914 - morto a Faenza il 15 dicembre 1999. ....
Tutti invito alla solenne apertura della Causa in Cattedrale sabato 4 novembre 2006 alle ore 16,30.

Antonio Lanfranchi, Vescovo.

Sabato 10 dicembre 2011 alle 17 nella Chiesa di Sant'Agostino - Cesena, Piazza Aguselli.
Il 17 giugno 2011 il Tribunale si è incontrato con il Vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina monsignor Douglas Regattieri, e dopo aver presentato lo stato di avanzamento del Processo è stato deciso di chiudere la fase diocesana del Processo sabato 10 dicembre, alle ore 17 nella Chiesa di Sant'Agostino - Cesena. Alle 18,00 la S. Messa.
In preparazione a questo avvenimento LUNEDI' 28 NOVEMBRE 2011 alle
21 a Cesena nella Chiesa di Sant'Agostino (Piazza Aguselli) P. PAOLO BERTI presenta il libro "Alla scoperta di Padre Guglielmo Gattiani" (Edizione 2011)

Articolo e le foto di Ivano Puccetti su Messaggero Cappuccino di febbraio 2012

Pagine 48, 49, 50, 51 in formato PDF - Cliccaci sopra per aprirle

dicembre 2011 (65)

Intervento di P. Giorgio Busni il 10 dicembre 2011 in S. Agostino (Cesena)
durante la fase di chiusura del processo di beatificazione di P. Guglielmo

......  vorrei provare a mettere in rilievo alcuni tratti della spiritualità di Padre Guglielmo,
nelle varie tappe della sua vita.

dicembre 2011 (65)

1) Già negli anni della formazione, pur avendo un temperamento combattivo e impulsivo, rivela una grande bontà di cuore e un grande impegno di appartenenza piena al Signore.
In un Biglietto del 9 marzo 1936, scrive:
"Debbo farmi santo ad ogni costo... o santità o morte. Colla santità procurerò intenzioni particolari al Signore, senza di essa mi affaticherò invano per tutta la vita. Gesù sacramentato sarà l'anima di questo desiderio, il mio tutto...".
Aggiungerà poi:
"Darò largo spazio al silenzio e alla meditazione della passione del Signore e delle sofferenze di Maria santissima. Cercherò di mortificare rigorosamente tutti i miei sensi interni ed esterni. Le mie preghiere e mortificazioni devono avere tre fini: vincere la passione dominante, purificare la natura corrotta, riparare le colpe commesse".
Questo biglietto lo conservò sino al termine della sua vita.

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Per questo già nel 1952, insieme al Canonico Carlo Baronio del quale era amico, va a S. Giovanni Rotondo per incontrare Padre Pio da Petralcina, e vi ritornerà nel 1963 e nel 1980 per confrontare il suo desiderio e proposito di una vita sempre più conforme all'ideale di S. Francesco: l'umiltà, la povertà radicale, per l'amore universale.

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2) Maestro dei novizi.
Mi piace pensare come padre Guglielmo vivesse il suo compito di formatore dei giovani che si preparavano alla professione religiosa, i novizi appunto, coi quali condivideva l'intera giornata: le sue lezioni, soprattutto il suo esempio, e anche quel dolce senso di paternità che sapeva infondere.
In 18 anni tanti frati della provincia cappuccina hanno imparato da lui l'ideale di S. Francesco.

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3) Andare per il mondo ("ire per mundo": aveva scritto S. Francesco nella Regola).
Padre Guglielmo non stava chiuso in convento. Ben presto a Cesena la gente cominciò ad invitarlo nelle case e nell'Ospedale per consolare e benedire gli ammalati. Vi andava di sera e vi restava fino a oltre mezzanotte, per tornare poi in Convento per la preghiera notturna del Mattutino. Si metteva in ginocchio accanto al letto, finchè l'ammalato non si fosse confessato. Anche diversi sacerdoti, fra cui Don Baronio, ricorrevano a padre Guglielmo per la confessione.

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4) Padre Guglielmo ha vissuto con tutto il cuore il cammino della Chiesa. Era solito leggere i discorsi del Papa sull'Osservatore Romano ed ha seguito con adesione piena il Concilio Vaticano II. Il decreto conciliare Perfectae Caritatis con il suo invito al rinnovamento della vita religiosa, lo confermò nel "sogno" da sempre coltivato di una "vita cappuccina francescana evangelica come alle origini": una piccola fraternità dedita alla contemplazione che vivesse in assoluta povertà e aperta alla missione.

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"Se San Francesco nascesse oggi, cosa farebbe?" fu la sua domanda a P. Pio. La risposta fu: "Rifarebbe quello che ha fatto".
Per questo P. Guglielmo chiedeva ai superiori la "grazia di rivivere alla lettera il padre S. Francesco in tutto, ma specialmente riguardo a danaro, povertà, lavoro, carità... per la carità universale e perenne verso tutti i miei fratelli".
Di qui la ricerca costante di un
"luoghetto", come lui lo chiamava, a Cesena e poi a Lagrimone, dove vivere questo con due o tre confratelli, e la condivisione del progetto simile di Suor Chiara Scalfi, fondatrice del Convento di Lagrimone dove tutto doveva essere poverissimo.

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"La povertà integrale per la carità vicendevole e universale": così diceva Padre Guglielmo.
Contrariamente ai suoi "Sogni", l'obbedienza portò nell'ottobre 1980 Padre Guglielmo nel Convento cappuccino di Faenza, ai piedi del Crocifisso.
Dirà:
"Il Signore... esprime la sua immensa tenerezza per me nel volermi ai suoi piedi, sempre ai piedi della sua Croce".
Passava l'intera giornata, dalle cinque del mattino, ad accogliere i fedeli, li ascoltava e incoraggiava, anche per telefono alla sera. Poi la sua giornata si concludeva in Chiesa, fino a tardi, prostrato davanti al Tabernacolo.

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Ai piedi del Crocifisso P. Guglielmo, fattosi tutto per la gente, si consacra, con l'aiuto della Vergine Maria, per la salvezza di tutti:
"Sia oggi il più bel giorno della mia vita... di vera consacrazione totale al Tuo Cuore Immacolato per me, per ognuno, per tutti... per la conversione di tutti gli uomini, per il paradiso della redenzione assai più bello della creazione".

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5) Ancora il cuore di Padre Guglielmo è proteso alla missione, per l'annuncio del Vangelo.
Per questo promuove, raccogliendo ed indirizzando le offerte dei fratelli, il sostegno a
Telepace, perchè attraverso la televisione il Vangelo potesse entrare in ogni casa.

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Ti ringraziamo, Dio Padre Onnipotente
per averci dato Padre Guglielmo,
un tuo servo fedele che ha vissuto
con austerità e coerenza la fede in Te.

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Con evangelica e francescana disponibilità
ha accolto le persone che a lui andavano
per ricevere luce e conforto:
a tutti indicava la via che conduce a Gesù,
l'unico che può saziare ogni desiderio
di bene e di vita.

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Lo Spirito Santo che lo guidava
ci aiuti a seguire i suoi consigli
e i suoi esempi.
Amen

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Padre Giorgio Busni
10 dicembre 2011 - Cesena, Chiesa di S. Agostino - chiusura causa beatificazione Padre Guglielmo.

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