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Visto che il
ministro provinciale considerava non ben precisato il suo pensiero, padre
Guglielmo, in una lettera del 4 settembre 1967, così gli scriveva:
“Io non debbo e non voglio pensare, per discutere e teorizzare, ma
voglio chiedere “cogitatione, verbo et opere” al Signore e ai miei superiori
questa grazia di rivivere alla lettera, come dal Signore sarà dato alla mia
piccolezza, il P.S. Francesco in tutto, ma specialmente riguardo a danaro,
povertà, lavoro (gratis accepistis, gratis date), carità,.., per la carità
universale e perenne verso tutti i miei fratelli. Questo ideale e questa
sintesi dell’ideale realizzato nella forma completa; a gloria del Padre,
nello Spirito Santo, per Cristo, mediante Maria SS.ma, gli angeli e santi
tutti...». |